Chi conosce bene il mondo LucasFilm sa bene che ogni film è una garanzia. Tuttavia da Rogue One: A Star Wars Story nessuno si sarebbe aspettato molto, eppure ha riscosso un grande successo in sala.
Protagonista della storia è Jyn Erso figlia di Galen Erso, uno scienziato dell’Impero in possesso di informazioni molto preziose sia per i Ribelli che per le Forze dell’Impero. Abbandonata sin da bambina, Jyn, partirà per una missione con i Ribelli insieme al Capitano Cassian Andor, ufficiale dell’Alleanza Ribelle, K-S2O, un droide dalle qualità simili a C-3PO, Chirrut Îmwe, un guerriero cieco devoto allo stile di vita dei Jedi e Baze Malbus, un guerriero armato fino ai denti, disposto a tutto pur di proteggere il suo amico Chirrut.
La storia è ambientata poco prima degli eventi di Una nuova speranza, perciò potrete notare dei brevi cammeo di personaggi celebri della saga, tra cui Darth Vader con la sua Morte Nera, i quali permetteranno di intrecciare a dovere la trama di questo film con quella delle trilogie già esistenti tracciando un quadro piuttosto dettagliato e lineare degli avvenimenti.
Migliori, a mio avviso, la scenografia e gli effetti speciali rispetto a Il risveglio della Forza, in quanto, personalmente, trovo ricordano molto lo stile usato nella trilogia Prequel.
Per quanto riguarda le musiche di Michael Giacchino, direi talmente perfette e delicate da diventare tutt’uno con il campo visivo.
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