Ieri alla Triennale di Milano Disney Italia la mostra open air TOPOLINO E L’ITALIA, come celebrazione dello storico legame del personaggio simbolo Disney con il nostro Paese. Venti statue raffiguranti il topo più famoso del mondo, personalizzate dalla creatività di eccellenti marchi italiani, che rimarranno esposte dal 22 aprile al 15 maggio nel giardino dello spazio espositivo. Successivamente, le statue viaggeranno nelle principali città italiane per incontrare tutti i cittadini italiani e rinnovare così quel rapporto che Topolino alimenta di generazione in generazione. A novembre, la mostra concluderà il suo viaggio tornando a Milano per una grande asta benefica battuta da Sotheby’s a favore di ABIO Italia Onlus. Un legame indissolubile quello tra il nostro paese e Topolino: qui sono nate, nel 1930, le storie italiane del settimanale Topolino e sono cresciuti grandi disegnatori al fianco di importanti studiosi, critici ed esperti che fanno scuola nel mondo. Daniel Frigo, Amministratore Delegato di Disney Italia spiega: ” TOPOLINO E L’ITALIA celebra un rapporto che da oltre 80 anni lega l’immagine di Topolino all’Italia. Insieme ad eccellenti marchi italiani che si distinguono nel mondo per la loro creatività, abbiamo cercato di usare Mickey per dimostrare la loro ispirazione e originalità. Non c’è posto migliore per dare il via alla mostra se non all’interno di Triennale, Design After Design, fiore all’occhiello della nostra cultura, prima di un viaggio in altre importanti città italiane.”
Ecco qualche cenno storico sul rapporto tra Topolino e l’Italia. Nato nel 1928 dall’ immaginazione di un uomo visionario e audace, Walt Disney, Topolino dal suo primo cartone animato con sonoro sincronizzato “StreamboatWillie” è diventato subito popolare in tutto il mondo. In particolare in Italia dove nel 1930 compare la prima illustrazione a lui dedicata sull’inserto domenicale “L’Illustrazione del Popolo”. Nel Natale 1932 i lettori italiani sono i primi al mondo a leggere una pubblicazione intitolata allo stesso Topolino, in America riusciranno a pubblicarlo solo nel 1935. Fin dalla sua nascita, Topolino, la sua immagine, la sua musica e i suoi messaggi sono stati profondamente legati al nostro paese. L’Italia, terra di artigiani, poeti, artisti ha subito accolto Walt Disney in modo unico creando un legame profondo con lui che già nel 1938 al Principe di Savoia di Milano fondava la Creazioni Disney Italia SAI. Trasversale al trascorrere degli anni, Topolino è sempre stato al passo con i tempi, talvolta anticipandoli. Testimone e creatore di mode, Topolino è stato contemporaneamente saldo nella tradizione e in continua evoluzione. Un paradosso che è alla base di un successo che ha pochi uguali e che lo pone nel ristretto empireo di quei miti che il tempo non riesce a scalfire. Non è un caso che la Fiat 500, prima macchina accessibile a tutti in Italia prodotta dal 1936 al 1955, fu la mitica Topolino ancora oggi simbolo di un’epoca.
Il professor Giulio Giorello, che ha partecipato all’inaugurazione della mostra, ha voluto raccontare il suo rapporto personale con Topolino: “Mi emoziona parlarne, perché si tratta di un personaggio davvero importante nella mia vita. Da bambino, ho imparato a leggere e a scrivere proprio grazie ai suoi fumetti. Il primo albo è stato “L’inferno di Topolino”: un fumetto che faceva il verso alla Divina Commedia. In questo modo ho cominciato a conoscere la famosa opera di Dante, prima ancora di studiarla a scuola. Ma soprattutto, quel piccolo topo, mi ha insegnato il valore della libertà: un piccolo animale parlante, esempio di civiltà e libertà. Ha vestito i panni del giornalista e inneggiato alla libertà di stampa, tentato una riforma per i topi della sua città, combattuto nella Seconda Guerra Mondiale al fianco degli Alleati e molte altre gesta eroiche e coraggiose. Nato come fumetto per adulti, è poi diventata una lettura per ragazzi. Ma sapete cosa penso? Che sia ancora ottimo per noi adulti!”
Successivamente, ha preso la parola Maria Ciaglia di Fondazione ABIO Italia Onlus: “L’associazione è dal 1978 al fianco dei bambini, degli adolescenti e dei loro genitori per portare il sorriso nei momenti e nelle situazioni di difficoltà. Siamo davvero felici che Disney Italia ci abbia scelto come Onlus a cui devolvere il ricavato dell’asta, perché tutti i soldi che riceveremo saranno utilizzati per nuove sale ludiche e spazi a misura di bambino negli ospedali italiani, dove non sono ancora presenti”.
Le opere in esposizione, che incanteranno il pubblico per colori e originalità, sono state realizzate sia da Disney Italia sia da numerose aziende, che hanno collaborato all’iniziativa realizzando le personalizzazioni delle statue, come Brums, Chicco/Artsana, Clementoni, Ferrarelle, Giochi Preziosi, K-Way, Kartell, Lisciani, Monnalisa, Panini, Piquadro, Unipol Sai, Salmoiraghi e Vigano’, SKY, San Carlo, Upim, Vespa, e l’Istituto Europeo di Design. Il consiglio è quello di non perdere l’opportunità di ammirare queste statue, finemente realizzate, simpatiche e rassicuranti come solo Topolino sa essere. Sarà sicuramente piacevole, sia per i grandi che per i più piccini, passeggiare nel giardino, godere della vista delle opere e scattare un selfie con la statua preferita! Buona visita e ricordate: #ItalyLovesTopolino.
Articolo di Carolina Giacco